PRIMUM NON NOCERE
(Collection of limited edition furniture and lights)
for Galleria Antonella Bagnai, February 2011
Primum Non Nocere is a small collection of limited edition lights and furniture for Galleria Antonella Villanova in Florence. The collection utilizes long-lasting materials, artisanal craftsmanship, and precision detailing. In the new world, with the awareness of an inevitable, eventual post-oil and post –metal future, the use of materials that are created by extraction from the earth, such as bronze, aluminum and steel seems luxurious. In addition, the man-hours consumed by a hand-made artifact, today so rare and precious, could seem almost irresponsible, certainly not economically efficient . But the life-span of these materials is long and steady. And the man-hours involved imbue the object with not only value but humanity, with nostalgia even. The sort of thing that earlier generations took for granted, but that is totally alien to me, Californian, born in one of the last years of the post-war US baby-boom.
Suddenly, the use-and-toss culture of American consumerism history, adopted also by Western European industrial production, is obsolete. Even in America, it is obsolete. An appreciation of well-made things of durable materials is a way out.
The pieces in this collection are built to withstand generations of use; passed along and perhaps even “use-recycled”, like an antique crystal cabinet, or a mother’s Hope Chest.
There have always been precious objects- artifacts of our existence. Finite materials, such as steel, will become more and more precious and rare, as the planet is depleted of its metal veins. One idea is longevity not landfill.
Primum Non Nocere e’ una piccola collezione di luci e mobili in edizione limitata per la Galleria Antonella Villanova di Firenze. I pezzi sono realizzati con materiali di lunga durata, manufatti artigianali con dettagli di precisione.
Nel nuovo mondo, la consapevolezza di un periodo post-petrolifero e post-metallico è inevitabile; l’uso di materiali che sono creati da processi di estrazione dalla terra come: bronzo, alluminio e acciaio, sembrano essere elementi pregiati, di lusso, come le pietre preziose. Inoltre, le ore che l’uomo spende nella fabbricazione artigianale di un oggetto fatto a mano, è oggi allo stesso modo rara e preziosa, la mia potrebbe sembrare una scelta quasi irresponsabile, certamente, non economicamente efficace. Ma il “life-span” di questi materiali e’ lunga e costante. Le ore/lavoro spese dall’uomo saturano l’oggetto con un valore sicuramente economico e tuttavia umano, con nostalgia.
Un insieme di cose che le generazioni precedenti hanno dato per scontato, per me, Californiana, nata in uno degli ultimi anni del dopo-guerra e del baby-boom americano, sono totalmente aliene.
In questo momento storico, la cultura dell’usa e getta, della storia del consumismo Americano, adottato anche dalla produzione industriale dell’Europa Occidentale, e’ obsoleta. Persino in America, e’ obsoleta.
Il ritorno ad una produzione di oggetti fatti bene in materiali che durano nel tempo e’ una via di uscita.
I pezzi in questa collezione sono costruiti per resistere a generazioni di uso. Tramandati da persona a persona per lungo tempo e forse anche riciclati nella funzione. (use-recycled)
Come in una vetrina di antiquariato, o in una hope cest della mamma.
Ci sono sempre stati oggetti preziosi- l’artifatti della nostra esistenza. Materiali finiti, come l’acciaio’, diventerano sempre piu preziosi e raro, perche la pianeta esaurisce i suoi veni di metallo.
Un idea e’ longevita’, non discarica.